CHI: genitori, operatori dei servizi per l’infanzia e cittadini non direttamente coinvolti nei servizi ma sensibili e responsabili
COSA: associazione senza scopo di lucro con finalità di promozione sociale, in particolare nell’ambito dei servizi per la prima e la primissima infanzia, per la tutela dei diritti all’educazione e alle pari opportunità dei bambini, con attenzione alle problematiche della genitorialità
QUANDO: dall' ottobre 2011
DOVE: a Bologna
PERCHÉ: abbiamo voluto dare consistenza giuridica e stabilità ad un movimento spontaneo, oltre le emergenze e a prescindere dall’età dei nostri bambini, per ottenere la presenza costante ed efficace di genitori ed educatori nelle sedi in cui vengono prese le decisioni politico/amministrative, ai tavoli di studio e sui media.
Perché crediamo che l’educazione dei nostri bambini sia un dovere dello Stato, a tutti i livelli, e che sia compito di una comunità garantirne l’eguale possibilità di accesso, senza distinzioni di classe, nazionalità e condizioni economiche.
L’associazione Dentro al nido, costituita da genitori, operatori dei servizi per l’infanzia e cittadini non direttamente coinvolti nei servizi nell’ottobre 2011 a Bologna, promuove e valorizza le iniziative volte alla salvaguardia del sistema dei servizi educativi per la fascia da zero a sei anni, nel rispetto del diritto dei bambini all’educazione e allo sviluppo armonico, con attenzione alle problematiche concrete della genitorialità e allo scopo di favorire il raggiungimento di un più ampio benessere sociale.
I servizi all’infanzia, che sono parte integrante del nostro quadro culturale e basi fondamentali del più ampio sistema educativo, indiscusso patrimonio nostrano di conoscenza, risentono di congiunture negative e di modelli che non possono essere dati come acquisiti senza una lucida e progressiva riflessione, in quanto inseriti in un contesto in evoluzione.
La volontà espressa dall’associazione è di stimolare sensibilità e consapevolezza generalizzate attorno al tema dei servizi come fonte di emancipazione, integrazione e sviluppo sociale ed economico di una comunità, partendo dalla felice tradizione locale, esempio virtuoso di risposta ai bisogni, che necessita però di nuovi impulsi e nuove strategie, più coerenti con gli attuali scenari.
Strategie che non possono prescindere da un coinvolgimento trasversale di tutti gli attori sociali (gestori e operatori dei servizi, utenza , politici locali e nazionali, pubblica amministrazione, intellettuali, tecnici, aziende, sindacati e media, nonché la cittadinanza in senso più ampio) coinvolti nella creazione delle condizioni culturali e strutturali che favoriscano le pari opportunità e il sostegno tra generi e generazioni.